regione. Più di 500 millimetri di pioggia in poche ore: un incubo di acqua e fango portato dal ciclone Josefine. Esondarono diciotto fiumi, i principali furono Dora Baltea, Dora Riparia, Orco, Sangone, Stura, Tanaro, e infine il Po, che raggiunse la portata record di 13.900 metri cubi al secondo, sommergendo Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Numerosi volontari del Comitato si misero in azione e, oltre a raccogliere fondi, aiutarono la protezione civile a spalare fango e soccorrere persone in difficoltà. Il nostro aiuto si focalizzò soprattutto a Torino e a Santo Stefano Belbo (CN).
Nel 2001 abbiamo dato vita al progetto “Auxilum” per assistere famiglie e persone anziane in gravi difficoltà economiche mediante contributi in denaro per pagamento di utenze varie (luce, gas, affitti e riscaldamento). L’ Associazione si impegna anche nella ricerca di posti di lavoro e nel reperimento di alloggi per le situazioni più gravi e urgenti.
Nel 2006 abbiamo iniziato una collaborazione con i religiosi camilliani di Torino per la costruzione del Foyer Bethlèem a Port au Prince, ad Haiti, per la cura e l’assistenza a bambini disabili. Ad Haiti il 75% della popolazione vive in condizioni di estrema povertà, in molti casi senza acqua ed elettricità. Il 70% della forza lavoro è senza occupazione e l’agricoltura non è in grado di soddisfare il fabbisogno degli abitanti. L’ Associazione ha raccolto fondi e inviato diversi volontari per aiutare la popolazione haitiana, la cui sopravvivenza (aggravata da problematiche inerenti a violenza e corruzione) è basata quasi esclusivamente sugli aiuti internazionali e sulle rimesse degli immigrati.
Nel 2008 parte il progetto “I cinque pani” un sostegno a livello alimentare per famiglie e persone anziane in situazioni precarie residenti a Torino, che ha visto il coinvolgimento di numerose parrocchie della diocesi. L’ Associazione si occupa di reperire supermercati nel territorio delle parrocchie e assegna ad ognuna un punto vendita. Tutti gli alimenti raccolti dai volontari delle parrocchie rimangono a loro e verranno poi distribuiti agli indigenti.
Nel 2009 ha inizio in Mozambico il progetto “Kanimambo”. I volontari di questa sede hanno a cuore progetti umanitari ispirati alle parole di San Giovanni Paolo II volte alla creazione di un futuro migliore e di maggior giustizia mediante aiuti concreti volti a soccorrere il mondo infantile dell’Africa, soggetto a frequente mortalità a causa delle condizioni di estrema povertà, malnutrizione, malattie.
Per questo collaborano con il personale missionario e con il clero diocesano in Mozambico dove in centri appositi sono accolti bambini orfani, abbandonati, fanciulli di strada esposti a crescere senza istruzione e divenire preda facile di soprusi d’ogni genere. Con iniziative varie si propongono di raccogliere aiuti concreti per intervenire nelle realtà più bisognose del Mozambico e contribuire al miglioramento delle condizioni di vita in cui buona parte della popolazione deve vivere.
Nel 2013 prende il via a Torino la “mensa domenicale” per famiglie disagiate che vivono nel quartiere popolare San Paolo di Torino. La mensa si trova presso l’Istituto Madre Mazzarello delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice. Gli ospiti vengono inviati dalle parrocchie che compongono l’unità pastorale del quartiere. Il pasto domenicale consiste in un primo, secondo, contorno, pane, frutta e caffè. Gli alimenti vengono acquistati direttamente dall’Associazione al sabato e poi cucinati alla domenica mattina dai volontari.