Le donazioni sono semi che profumano di immortalità

Donare vuol dire seminare frutti che profumano di immortalità

Le donazioni sono semi che profumano di immortalità! Abbiamo già visto come la solidarietà possa essere paragonata ad un farmaco per i suoi numerosissimi effetti benefici. Ci siamo anche già soffermati sugli effetti altamente positivi del fare volontariato.
Lo stesso vale per chi, anziché offrire tempo e talenti, mette a disposizione le sue risorse finanziarie.

Spesso l’acquisto di un bene lascia poi “l’amaro in bocca”

Spesso l’acquisto di un bene lascia poi “l’amaro in bocca“.Con il tempo cambiano i nostri gusti, le nostre necessità, le nostre condizioni. Penso sia capitato a chiunque di rammaricarsi per i soldi spesi per quell’arnese che non ha mantenuto le sue promesse di funzionalità; per quell’altro che alla fine non si è dimostrato poi così indispensabile; per quell’oggetto che dopo poco non rispecchiava più i nostri gusti. Inoltre è proprio la logica consumistica vigente che porta il piacere di detenere un oggetto ad essere presto soppiantato dall’insoddisfazione nel vedere l’immissione sul mercato di un suo modello più evoluto e quindi nuovamente più desiderabile in una corsa senza fine.

Al contrario, effettuare una donazione accresce il nostro Sè positivo

Al contrario, effettuare una donazione accresce il nostro Sè positivo.
Ciò accade perché aumenta il valore del nostro lavoro quotidiano e quindi di noi stessi!
Ci fa costatare come esso non ci consenta soltanto di soddisfare le nostre necessità. Al contrario si sperimenta come le donazioni sono semi che profumano di immortalità!
Donare significa infatti entrare a far parte di progetti molto grandi. Questi durano per molti anni e si estendono a tante altre persone.

Donare ci rende più felici!

Donare ci rende più felici! La connessione tra generosità e felicità è stata ampiamente dimostrata.
Sono molti gli esperimenti che hanno dimostrato come le persone felici siano maggiormente generose e disponibili.
Un esperimento ha mostrato che il 47% dei soggetti, indotti al buon umore mediante la rievocazione di eventi passati felici, si è offerto di donare sangue. Contro solo il 17% dei soggetti appartenenti al gruppo di controllo (Andrews, 1983). Un’altra ricerca condotta nel 1982 da Rimland su stati d’animo più duraturi ha classificato 1988 persone come felici / infelici, egoiste / altruiste rilevando che le persone egoiste felici sarebbero solo il 3,9% mentre quelle infelici il 37%. 

É proprio il caso di ribadire lo slogan lanciato dall’Istituto Italiano della donazione (IID): “Donare mi dona!